Come leggere la designazione del camino in acciaio - Parte 2

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Riprendiamo oggi l’approfondimento della norma europea EN 1856-1:2009 “Chimneys - Requirements for metal chimneys - Part 1: System chimney product” pubblicato recentemente qui. Come già sottolineato

la designazione del camino ci permette di conoscere il livello prestazionale del prodotto che installiamo o mettiamo a capitolato.

Il vantaggio di saper leggere la stringa alfanumerica che chiamiamo appunto designazione è di saper quale prodotto è più adatto ad un certo tipo di impianto in base ai propri livelli prestazionali. Come già ribadito nel precedente articolo, all’interno della designazione possiamo trovare informazioni a proposito di:

1. Temperatura massima di utilizzo (Txxx)

2. La classe di pressione (N1, P1, P2, H1, H2)

3. Resistenza alla condensa (W, D)

4. Resistenza alla corrosione (V1, V2, V3, Vm)

5. Specifiche sul materiale utilizzato

6. Resistenza all’incendio da fuliggine e distanza dai materiali combustibili Gxx/Oxx

I primi tre punti li abbiamo approfonditi precedentemente, pertanto oggi ci dedicheremo agli ultimi tre. Come in precedenza utilizzeremo, come stringa esemplificativa, la designazione di Conix Duo T600-H1-W-V2-L50040-G(50).

 

4. Classe di resistenza alla corrosione T600-H1-W-V2-L50040-G(50)
Questa è probabilmente una delle informazioni più importanti da controllare per essere sicuri di installare un prodotto idoneo al tipo di impianto sul quale stiamo lavorando e capace di resistere nel tempo all'azione dei prodotti della combustione e delle loro condense.

È possibile testare un prodotto camino sottoponendolo a uno dei tre test previsti della norma a seconda del tipo di combustibile utilizzato: il Test 1 si applica prevalentemente per combustibili gassosi o liquidi, a basso tenore di zolfo, tipo il gas di rete o il gasolio, sia a secco (D) che ad umido (W), il Test 2 vale per combustibili gassosi e liquidi in genere, sia a secco (D) che ad umido (W), e anche per la legna e suoi derivati in condizioni a secco (D), il Test 3 per tutti i tipi di combustibili ma solo a secco (D). Il prodotto che supera il Test 1 riporta così nella designazione la sigla V1, quello che ha superato il Test 2 riporta V2 e quello che supera il Test 3 riporta V3. Esiste una quarta possibilità per quei prodotti che non sono stati sottoposti, o non hanno superato, nessuno dei tre possibili test di corrosione: per essi la designazione è Vm. Così:

V1. Il camino ha superato il Test 1 e attesta che il prodotto è idoneo a resistere alla corrosione dei prodotti della combustione di apparecchi funzionanti con combustibili gassosi o liquidi a basso tenore di zolfo,  ad umido o a secco. Un prodotto designato V1 non garantisce la resistenza alla corrosione se allacciato ad apparecchi alimentati a gas manifatturato(biogas), ad olio combustibile, a legna o altri combustibili solidi in genere.

V2.  Il camino ha superato il Test V2 e attesta che il prodotto è idoneo a resistere alla corrosione dei prodotti della combustione di apparecchi funzionanti con qualunque combustibile gassoso o liquido e anche con legna ma, nel caso della legna, solo a secco. È il test che assicura la resistenza alla corrosione nel maggior numero di situazioni.

V3. Il camino ha superato il Test V3 e attesta che il prodotto è idoneo a resistere alla corrosione dei prodotti della combustione di apparecchi alimentati con combustibili gassosi o liquidi o solidi, ma solo per funzionamento a secco.

Vm. Il camino non ha superato nessun tipo di test e non dà quindi alcuna garanzia di resistere alla corrosione dei prodotti della combustione.

Acquistare un camino designato V2 consente da un lato di utilizzare il prodotto in un vastisissimo campo di applicazioni e dall'altro garantisce non solo la qualità dell'acciaio inossidabile utilizzato ma dà la sicurezza che il processo produttivo (ed in particolar modo le saldature) è di altissima qualità. Al contrario un prodotto che non ha superato alcun tipo di test non offre nessuna garanzia.

 

5. Specifiche sul materiale utilizzato T600-H1-W-V2-L50040-G(50)
Qui ci troviamo di fronte ad un codice che ci offre diverse informazioni. Le prime tre cifre indicano il materiale del quale è composta la parete interna del camino:

L20 = AISI 304*
L30 = AISI 304L*
L40 = AISI 316*
L50 = AISI 316L - 316 Ti

*materiali il cui impiego non è consentito dalla UNI 11278

La seconda parte indica lo spessore del materiale utilizzato:

040 = 0,4 mm
050 = 0,5 mm
060 = 0,6 mm
etc.

Negli anni si è diffusa l’errata credenza che ad un maggiore spessore corrisponda una maggiore durata del prodotto. Un prodotto durevole non è tale per il suo peso, bensì per la qualità del materiale utilizzato e del processo lavorativo al quale è stato sottoposto. Ad esempio un camino di spessore 0,8mm ma che non è saldato al laser in atmosfera protettiva, non resiste alla corrosione e si bucherà comunque, proprio perchè la saldatura, che è il punto più delicato e vulnerabile del prodotto, risulta esposta all'attacco corrosivo. Invece il camino costituito dal medesimo acciaio inox di spessore 0,4mm, saldato al  laser in atmosfera protetta, resisterà perfettamente alla corrosione per un tempo utile di almeno 10 anni.

 

6. Resistenza all’incendio da fuliggine T600-H1-W-V2-L50040-G(50)
La resistenza all’incendio della fuliggine indicata dalla lettera G determina l’idoneità del camino al funzionamento con apparecchi alimentati a combustibili solidi, con i quali può succedere infatti che si verifichi l'incendio delle fuliggini presenti sulle pareti interne del camino stesso. I camini designati G devono essere sottoposti ad un test molto severo, cosiddetto di shock termico, ad una temperatura di 1000°C. Un prodotto designato G assicura, anche in caso di incendio delle fuliggini, di mantenere le proprie caratteristiche di resistenza meccanica e tenuta,  impedendo così che fuoco e scintille fuoriescano dal camino e si propaghino alle strutture circostanti, e garantendo pertanto la sicurezza antincendio. Per contro invece il camino designato con la lettera O non può essere utilizzato con combustibili solidi o comunque laddove ci sia il rischio di incendio della fuliggine.

Quest’ultima parte della designazione ci offre inoltre una importantissima informazione: la distanza alla quale il camino deve essere installato da eventuali materiali combustibili o infiammabili (ad esempio nell’attraversamento di un tetto in legno). L’incendio del tetto è una realtà ancora troppo frequente in Italia e ciò principalmente per due motivi:

  1. Mancata manutenzione del camino, il camino si sporca di fuliggine e periodicamente bisogna pulirlo;
  2. Errata installazione del camino, troppo vicino a materiali combustibili

 

Conclusione
In conclusione possiamo dire che la designazione di prodotto è uno strumento che viene in aiuto di chi deve scegliere il camino metallico da installare. La scelta del camino comporta importanti responsabilità ed è necessario compiere la scelta più opportuna che permetta il migliore funzionamento dell’impianto e garantisca la sicurezza nell'esercizio dello stesso. In questa cornice è doveroso quindi saper individuare le caratteristiche di un camino attraverso la designazione per poter identificare il prodotto che maggiormente ci garantisca tranquillità e sicurezza.


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